giovedì 29 novembre 2012

Gothian. Capitolo 131. Marvin discute col Consiglio riguardo alla guerra.



<<Onorevoli lords, ho riflettuto attentamente su ogni vostro intervento ed esprimo il mio parere sulla questione della guerra al Conte di Gothian>>
Marvin fece una pausa osservando, da capotavola, tutti i duchi, i capiclan e i sacerdoti che facevano parte del suo Consiglio privato. I più avrebbero voluto porre fine alla guerra, dal momento che il conte Fenrik si era ritirato a nord delle montagne, per consolidare il suo potere sul Regno degli Alfar.
<<Non dobbiamo farci illusioni, né adagiarci sugli allori, perché la ritirata dell'esercito di Gothian è solo temporanea. Serve al Conte Fenrik per portare a termine il cosiddetto ordine 666, che prevede la trasformazione di tutti gli Alfar in vampiri, per creare un nuovo esercito con cui invadere poi il nostro regno. Per questo motivo noi Keltar dobbiamo intervenire subito per impedirgli di portare a termine questo abominevole progetto!>>
I consiglieri non parvero entusiasti di quelle parole. I loro volti erano gravi, le espressioni serie e dubbiose,
non si sentiva volare una mosca.



<<Più tempo stiamo qui a tergiversare, più tempo avrà Lord Fenrik per preparare un esercito invincibile! Dobbiamo colpirlo ora che è debole, e se andremo in aiuto agli Alfar, loro saranno dalla nostra parte e si uniranno a noi per scacciare gli invasori Albini!>>
Di nuovo i consiglieri si chiusero nel loro ostinato mutismo.
Marvin si rivolse al suo principale sostenitore e amico, Lord Ywain de Bors, divenuto Duca di Amnisia dopo la condanna di suo padre Gallrian per tradimento.



<<Lord Ywain, come devo interpretare il vostro silenzio?>>
In genere il Duca di Amnisia si rivolgeva a Marvin chiamandolo per nome, ma in Consiglio questo sarebbe stato inappropriato:
<<Maestà, le nostre recenti vittorie sono state ottenute anche grazie a determinati elementi favorevoli: combattevamo in un terreno conosciuto, in formazione difensiva e con la presenza di fortificazioni e di alleati come i licantropi o le truppe Lathear guidate dal vostro compianto padre e da vostro fratello. Ora tutti questi fattori sono venuti meno, e il Conte Fenrik, ritirandosi in tempo, è riuscito a salvare gran parte del suo esercito, che già ora è numericamente superiore al nostro. Detto sinceramente, Sire, non siamo nelle condizioni di condurre un'offensiva militare in territorio straniero>>
Marvin si aspettava che quell'obiezione fosse mossa da altri, non dal suo amico. Così facendo, il duca lo aveva già messo in minoranza prima ancora di un pronunciamento dei consiglieri della fazione avversa.
<<Sephir Eclionner sta arrivando in nostro aiuto con dieci legioni imperiali>>
Questo non piacque a nessuno.
In particolare non piacque al Duca di Floriana, Lord Idex d'Estin-Ferrat.



<<Maestà, non possiamo consentire a dieci legioni imperiali di entrare nel Regno dei Keltar! La nostra indipendenza sarebbe in grave pericolo! Già vostro fratello, l'imperatore, proclama apertamente che il nostro, secondo lui, è un "regno vassallo"... se a questo ci aggiungiamo la presenza di vostro nonno con dieci legioni, allora diventeremmo ancora peggio di un regno vassallo: ci ridurremmo ad una provincia!>>
Mormorii di approvazione giunsero da tutta la fazione tradizionalista, di cui il Duca di Floriana era il capo.
Marvin lo fissò per alcuni istanti:
<<Lord Idex, mio fratello tornerà a Lathena e mio nonno ha come unico obiettivo quello di punire Fenrik per vendicare la morte di mio padre. Vorreste forse impedirglielo?>>
Il silenzio cadde nuovamente nella stanza.
Il Cancelliere Kenneth Howard si alzò per prendere parola.

File:Holbein, Hans - Thomas Howard, 3rd Duke of Norfolk.jpg

<<Vostra Maestà, propongo il seguente compromesso. Noi permetteremo a Sephir Eclionner di transitare sul nostro territorio, ma non lo seguiremo. Le nostre truppe rimarranno qui a proteggere il Regno dei Keltar>>
Marvin osservò l'anziano dignitario:
<<Lord Cancelliere, da come parlate sembra che a me non importi nulla del mio regno e del mio popolo. Cosa devo dimostrarvi ancora per convincervi che sono un Vorkidian e un Keltar, e che la salvezza di questo regno è la mia principale preoccupazione? >>
Vide che i capiclan non si esprimevano, forse in attesa di ascoltare il parere dei druidi.
Fece cenno al druido Gwydion, suo amico d'infanzia.



<<Sire, persino il grande Vorkidex sbagliò, nel voler combattere in campo aperto. E fu ucciso da un Eclionner! Questo mi porta a dire, parafrasando un famoso verso, che dobbiamo temere i Lathear, anche quando portano doni!>>
Marvin si sentì improvvisamente stanco:
<<Preferisci fidarti di Fenrik? Vuoi concludere un armistizio con lui? Volete, tutti voi, siglare un nuovo patto col Diavolo? E allora, fatelo, ma senza di me!>>
Il silenzio era di nuovo così totale che si sentiva, da fuori, il rumore della pioggia.
A sorpresa si alzò a parlare Igraine Canmore di Logres.



<<Onorevoli lords, vi ho ascoltato in silenzio per due settimane. Ora ho solo due domande.
 Come è possibile che nessuno di voi senta il dovere morale di impedire lo sterminio degli Alfar? 
Avete bisogno che sia una donna, anzi una ragazza, e per giunta orfana di guerra, a ricordarvi il vostro dovere?>>
I consiglieri si guardarono tra di loro, stupefatti.
I Duchi apparivano scandalizzati, ma i capiclan incominciarono ad assentire.
Il duca di Floriana sbottò:
<<Io non ho mai preso l'impegno di salvare gli Alfar! Dov'erano gli Alfar quando noi siamo stati sottomessi dagli Eclionner? Rispondimi, ragazza!>>
Igraine non si lasciò intimidire:
<<Il fatto che gli Alfar abbiano sbagliato in passato non autorizza a sbagliare anche noi.
Ora la campana della morte suona per loro, ma domani per chi suonerà?
Se lasciate che il Conte di Gothian trasformi tutti gli Alfar in vampiri, le prossime prede dei vampiri saremo noi!>>
Il Cancelliere Howard le puntò un indice contro:
<<Voi fate dell'inutile allarmismo, lady Igraine! Vi consiglio di valutare meglio la nostra prudenza!>>
Igraine scosse il capo:
<< La vostra non è prudenza, non è saggezza... la vostra, miei lords, è solo vigliaccheria!>>
Nel pandemonio che seguì, Marvin, compiaciuto, notò che i capiclan stavano applaudendo.
Si alzò per parlare ser Angus Canmorecapoclan delle Highlands e cugino di Igraine.



<<Lady Igraine ha ragione! Ci stiamo comportando da codardi. Prima avevamo la scusa di aspettare il Principe Promesso, ma ora che lui è qui cosa facciamo? Ci rintaniamo nelle nostre buche come dei ratti? Se i Lathear di Sephir Eclionner dovessero sconfiggere, da soli, i vampiri di Fenrik di Gothian, noi saremmo coperti di vergogna e non avremom più il diritto a guardarli da pari a pari. E se dovessero essere sconfitti dal conte, allora non ci sarebbe più alcuna salvezza per noi! Ma non capite? Fenrik vuole farci fuori uno alla volta! E lo fa perché noi glielo permettiamo!>>
Gli altri capiclan applaudirono, e poi si aggiunsero alcuni duchi.
Marvin li conteggiò e scoprì di avere di nuovo la maggioranza in Consiglio:
<<Ben detto, ser Angus! Quando i Lathear arriveranno qui, io chiamerò all'appello le truppe di tutti i clan del Regno e dei duchi, per fermare i demoni di Gothian. Chi avrà paura di affrontarli, rimanga pure a casa, ma non si lamenti poi se la vergogna o la disgrazia cadranno su di lui!>>




N.d.A.

Marvin Vorkidian è rappresentato da Jonathan Rhys-Meyers nei panni di Enrico VIII ne "I Tudor".
Lord Ywain de Bors è rappresentato da Henry Cavill nei panni di Charles Brandon, duca di Suffolk, ne "I Tudor"
Igraine Canmore di Logres è rappresentata da Sophie Turner nei panni di Sansa Stark me "Il trono di spade".