venerdì 30 novembre 2012

Il genere fantasy: definizione e distinzioni



Non è facile definire il concetto di "genere fantasy" e individuare il momento in cui è nato, distinguendosi dalla categoria del "fantastico". Quello che va detto subito è che il "fantasy" e il "fantastico" non sono lo stesso genere di letteratura, e secondo molti nessuno dei due è una sottocategoria dell'altro. Di conseguenza il termine non può essere tradotto in italiano, perché nella nostra lingua sta ad indicare un altro genere, che è, come si è detto, il "fantastico" secondo la definizione che ne ha dato Todorov nel fondamentale testo "La letteratura fantastica".



Secondo la definizione di Todorov, il "fantastico" è un genere che si manifesta quando, in uno scenario realistico (e quindi in un mondo che è decisamente il nostro) avvengono fenomeni che non possono essere spiegati dal punto di vista scientifico e quindi rientrano nel sovrannaturale.
Si noti quindi la differenza di base tra il "fantastico" e il "fantasy": mentre il  "fantastico" deve essere ambientato nel mondo reale, per quanto pervaso da anomalie, il "fantasy" si svolge principalmente in un mondo per lo più inventato.
Per esempio ne "Il mago di Oz", uno dei primi fantasy per l'infanzia, l'azione, pur iniziando e concludendosi nel nostro mondo, si svolge prevalentemente in un mondo di fantasia.



Può succedere però che un romanzo fantasy si mascheri da romanzo storico, e quindi si ambienti in un luogo del passato, apparentemente reale, che però è ricostruito in modo fiabesco o mitologico e dunque è "per lo più" inventato.
E' il caso, per esempio, dei romanzi ispirati al ciclo di re Artù, di cui ho parlato nei giorni scorsi.
Quindi, alla luce di queste premesse, possiamo definire il fantasy come quel genere letterario ambientato prevalentemente in un mondo per lo più inventato che abbia determinate caratteristiche per distinguerlo anche dalla fantascienza.
In base a questa definizione possiamo dire che nel "fantastico" rientrano i sottogeneri del "gotico" e dell'horror (romanzi dell'orrore), anche se può avvenire una contaminazione di questi sottogeneri con il fantasy. Per esempio, perdonatemi la pubblicità nemmeno troppo occulta, il mio romanzo "Gothian" è un fantasy con caratteristiche gotiche. Nella foto si può vedere il castello di Gothian, nome scelto proprio per sottolineare la coloritura gotica del mondo fantasy in cui il romanzo è ambientato.



Ora bisogna però individuare le caratteristiche che distinguono il fantasy dalla fantascienza.
La fantascienza ha come caratteristica fondamentale l'impatto di una scoperta scientifica o tecnologica sul mondo in cui si svolge la narrazione, che può essere sia il nostro mondo, prevalentemente nel futuro, sia un mondo inventato.
La differenza con il fantasy balza subito all'occhio.
Nel fantasy infatti la scienza e la tecnologia sono arretrate e simili a quelle che esistevano nelle età pre-moderne della nostra storia.
Per compensare l'arretratezza scientifico-tecnologica, nel fantasy spesso, ma non sempre, è ammessa la presenza della magia.
Dunque le due caratteristiche basilari del fantasy sono:
1) l'ambientazione prevalente in un mondo per lo più inventato.
2) il fatto che quel mondo sia caratterizzato da una arretratezza scientifico-tecnologica spesso compensata dalla magia.
Nei prossimi giorni parlerò dell'origine del fantasy e della sua evoluzione nel tempo.
Chi tra voi ama il genere fantasy? Quale romanzo fantasy è il vostro preferito?