mercoledì 13 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 39. Ser Ywain e gli Alfar



Ser Ywain de Bors, Duca di Amnisia, aveva accettato controvoglia e senza alcuna gioia l'incarico di Vice-Reggente del Regno degli Alfar.
Il Reggente era lo stesso Marvin Vorkidian, re dei Keltar. Era stato lui a convincere il coetaneo ed amico ad assumersi la responsabilità di difendere gli Alfar dai pericoli che incombevano ovunque su di loro.
La guarnigione che controllava la città di Elenna sul Dhain era minima, essendo la città difesa dal fiume.



Nella torre centrale, ser Ywain aveva ordinato una riunione straordinaria del Consiglio di Reggenza, per affrontare il pericolo di un attacco a tenaglia: da Nord i vampiri albini e da Sud gli elfi oscuri.
Al consiglio partecipavano, tra gli altri, anche il principe Hans Axel di Alfarian, conte di Fersen, uno dei probabili eredi al trono e sua zia, la principessa Aurora di Alfarian, sorella minore del defunto re Kerelic.



Mentre Hans Axel era insolente e arrogante, la principessa Aurora aveva sempre collaborato senza esitazioni con il Vice-Reggente.
Tutti sono convinti che Aurora sia la mia amante. E' una cosa vera solo per metà: io ne sono innamorato e lei fa finta di non accorgersene e mi racconta dei suoi amori finiti male e della sua scelta di non sposarsi.
Era così assurdo pensare all'amore in un momento come quello. Ben altre erano le priorità.
Ben altro è sulla terra... 
I versi di Montale per una lettera non scritta gli tornarono alla memoria: "ch'io non oda nulla di te, ch'io fugga dal bagliore dei tuoi cigli"... "Sparir non so, né riaffacciarmi"...
Dovette sforzarsi per riportare l'attenzione sulla discussione del Consiglio.
Vogliono fuggire come ratti da una nave che affonda. Persino il principe!
Tutti, insomma, tranne lei, la principessa Aurora.
Mi sta mettendo alla prova. 
In gioco non c'erano solo l'amore e l'onore, ma anche la sopravvivenza degli ultimi Alfar rimasti nel regno.
Ho giurato che li avrei protetti fino all'ultimo e lo farò, costi quel che costi!
Prese la parola con determinazione, cercando di nascondere il peso che gli gravava sul cuore:
<<Da quando ho assunto l'incarico di governare il Regno degli Alfar nell'attuale fase di emergenza e di transizione, ho ricevuto offese di ogni tipo, tutte calunniose, e coloro che le hanno pronunciate sono stati i primi a fuggire. Ora, se qualcuno ha paura e vuole darsi alla fuga, può farlo. Non darò alcun ordine di permanenza. Ma i pochi felici che rimarranno, gli happy fews, saranno ricordati per secoli nelle canzoni di gesta, e ricordati come eroi, qualunque sarà l'esito di questa battaglia. Questa è la nostra Fort Alamo, è il nostro Campidoglio. Hic manebimus optime!>>
Questa "orazion picciola", come l'avrebbe chiamata Dante parlando di Ulisse, convinse buona parte del Consiglio, che ancora credeva nel codice d'onore della cavalleria e della cortesia.
Il discorso aveva galvanizzato gli animi di tutti.
Come mai allora io provo una sensazione di perdita? In fondo un cavaliere vive sempre in braccio alla morte. Cos'è allora che sto realmente perdendo?
Era la sua giovinezza, ciò che stava perdendo, i suoi giorni spensierati, il tempo migliore per cogliere i frutti della vita e di coltivare i propri talenti.
 Ma soprattutto era l'amore, il vero amore, il grande amore ricambiato.



Cast

Loras Tyrell - ser Ywain de Bors, duca di Amnisia
Caius Volturi - Hans Axel di Alfarian, conte di Fersen.
Athenodora Volturi - principessa Aurora di Alfarian

Ambientazione

Tar Valon - Elenna sul Dhain