sabato 31 agosto 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 1. Hollow Beach.





Ogni volta che imboccava la Dune Road, passato il Westhampton Bridge, a Long Island, Robert Oakwood non poteva fare a meno di pensare che fosse una delle strade più assurde ed improbabili che avesse mai visto. A destra l'Oceano Atlantico, scuro come vino, a sinistra la Laguna di Quantuck Bay, verde come assenzio. La linea divisoria, gialla, doppia e continua, pareva un raggio sparato nello Spazio.




Ma dov'era finito il sole? Un'atmosfera livida, pesante, gravava sulla East Coast, in direzione nord ovest, verso il luogo dove Robert era diretto, Hollow Beach, un paradiso di noia e tranquillità, remoto rifugio estivo per nobili decaduti e rubicondi parvenu che volevano darsi un tono.
A distanza di due decenni dalla sua infanzia, Robert non aveva mai capito perché suo nonno, il compianto Henry Oakwood, avesse insistito tanto per comprare proprio là una fatiscente villetta, nel silenzioso quartiere di Antler Street,che ruotava intorno al maniero neogotico dell'aristocratica famiglia inglese dei Burke-Roche.

C'era stato un qualche oscuro rapporto d'affari che aveva legato il nonno di Robert al vecchio lord Hector Burke-Roche, ma, qualunque cosa fosse, se l'erano portata entrambi nella tomba, o almeno così si credeva.
Antler Street era un luogo isolato, rilassante, ma alla lunga rendeva tutti malinconici e propensi ad affermazioni elegiache.
<<In ogni estate al culmine c'è sempre un po' di morte>> sosteneva Henry Oakwood, ogni volta che l'accidia lo costringeva a fuggire da Hollow Beach, sfrecciando sulla Dune Road fino a Westhampton e poi dritto verso Manhattan, verso la vita.
<<Il primo temporale dopo ferragosto è l'inizio della fine>> gli faceva eco lord Hector Burke-Roche, prima di salutare la moglie, lady Edith, e l'adorata nipote Maggie, per recarsi all'aeroporto e volare a Londra, per affari.
Da bambino, Robert rimaneva lì tutta l'estate con sua nonna, la signora Vivien, che al contrario amava quel luogo più di ogni altro, tanto da suggerire che Hollow Beach avesse qualcosa in comune con la perduta Avalon. Nientemeno.
Molti anni dopo, nel 2011, a distanza di vent'anni dalla morte del nonno, e di otto da quella della nonna, Robert Oakwood, nella sua disillusione di trentenne disoccupato, inutilmente laureato in storia e antropologia, e specializzato in filologia medievale,  aveva creduto di capire il punto di vista di entrambi.
Ogni Elisio finisce per essere tedioso come un Erebo, ma stava proprio in questo la magia di Hollow Beach, nel poter essere una specie di collegamento tra due mondi opposti, almeno apparemente.
In quell'agosto del 2011, Robert, proprio nel momento in cui si trovava a corto di liquidi, aveva ricevuto l'incarico di tornare ad Hollow Beach per svolgervi due lavori stagionali: occuparsi della manutenzione della villetta, su delega degli anziani genitori, che vivevano ad Albany, e mettersi al servizio, come custode, del maniero dei Burke-Roche, dove ancora viveva la quasi centenaria lady Edith.



Ad assistere l'anziana signora c'erano anche un maggiordomo e una governante, che si prendevano cura anche della nipote Maggie, un'affascinante ereditiera venticinquenne riguardo alla quale però circolavano strane voci, relative a presunti gravi disturbi mentali.

Robert aveva qualche ricordo di lei, ma niente di particolare.
Sapeva che, pochi anni prima, aveva perso i genitori e il fratello in un incidente stradale, la cui dinamica non era mai stata chiarita. Secondo alcuni era la stessa Maggie alla guida, nel momento dell'impatto con l'altro veicolo. E questa tragedia era solo l'ultima di una serie di eventi infausti che si erano verificati ad Hollow Beach negli ultimi vent'anni.
Robert non era certo superstizioso, ma gli sembrava veramente strano che così tanti lutti, malattie e calamità si fossero abbattuti su ognuna delle principali famiglie che avevano una villa nella Antler Street.

La stessa nonna di Robert, la signora Vivien Oakwood, era deceduta otto anni prima, proprio mentre si trovava in vacanza ad Hollow Beach, ma la cosa era stata considerata piuttosto normale, visto che aveva da poco compiuto novant'anni.
Ma tutti gli altri erano morti giovani. Ed erano morti male.
Alcuni parlavano apertamente di una maledizione, ma Robert trovava ridicoli quei discorsi: se un'anomalia era troppo evidente, allora da qualche parte doveva esserci una causa razionalmente spiegabile, anche se nessuno, fino a quel momento, era riuscito a trovare una spiegazione logica a tutto ciò e tantomeno una connessione tra i vari eventi. E se anche qualcuno ci fosse riuscito, la notizia non avrebbe certo potuto spezzare il muro di omertà che circondava il "feudo" dei Burke-Roche.
Forse indagare un po' sarebbe potuto essere un valido, seppur imprudente, diversivo alla noia.





Cast

Maggie Smith -  lady Edith Burke-Roche


Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 28.



Barbie si era risvegliata all'alba, rasserenata e felice di trovare accanto a sé Robert, che riposava ancora.
Non c'era traccia di India, ma vide che era stata preparata una colazione, in cucina e che la veranda era aperta e permetteva di osservare la vegetazione, la spiaggia e il tremolare della marina.
Ma ci sono nuvole nere all'orizzonte.
Robert si svegliò poco più tardi e si unì a lei per la colazione.
Lei a un certo punto sorrise e disse:
<<E' incredibile come dopo una bella dormita le cose possano essere viste in modo più sereno. Specie quando la luce del sole sta sorgendo. A proposito... tu iei alla fine mi hai parlato dei Signori della Luce e delle Tenebre, ma non ho capito se questi Signori hanno qualcosa a che fare col concetto di Dio. Puoi spiegarmelo meglio, prima che India torni a raccontare la sua versione dei fatti?>>
Robert annuì:
<<Posso provarci, ma a differenza di India, io non sono andato mai di là dal Varco. Comunque, mi sono fatto un'opinione ben precisa in proposito, e considerando il fatto che ora sono io il Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, credo che questa sia più che una semplice opinione. Credo innanzitutto che l'idea di Dio, così come è formulato dalle attuali religioni monoteiste, sia un concetto con il quale possiamo provare a misurare il nostro dolore. Non è una frase mia. Me la disse Maggie Burke-Roche, due anni fa, quando scoprii il suo segreto>>



<<E qual è il segreto di Maggie Burke-Roche?>>
Robert sospirò:
<<Credo che oggi sia il mio turno nel raccontare. Vedi, le cose non sono così semplici come ti avevo detto all'inizio, quando credevo che tu potessi fuggire da qui senza che gli Iniziati ti mettessero in trappola. Lady Edith non ha avuto scrupoli, ed ora il solo modo di proteggerti da lei e dalla sua fazione è quello di raccontare la mia storia, la mia vera storia. E' come un romanzo, sai. Un romanzo molto particolare. Se dovessi scegliere il titolo per questo romanzo lo chiamerei senza dubbio: "Gli Arcani Supremi">>
Barbie annuì:
<<Un titolo interessante. E originale. Ne hai i diritti d'autore?>>
Robert sorrise:
<<Tu sei il mio pubblico. Sarai tu a testimoniare l'originalità di questo romanzo. Che ne dici?>>
<<Dico che è il momento di iniziare a raccontarmelo. Da oggi, voglio sapere tutto di questo romanzo. Voglio sapere tutto de Gli Arcani Supremi>>



Cast

Valeria Lukyanova - Barbie Fitzherbert di Hannover, the Fair Lady.



Nota del curatore del blog:

Il quadro nel finale è intitolato "Avalon".