lunedì 26 maggio 2014

Il risveglio della coscienza.



John Byam Liston Shaw, 1907, olio su tela, 94 x 71 cm, collezione privata .

Shaw utilizza l'allegoria dell'uccello in gabbia allo stesso scopo del "Risveglio della coscienza" di William Holman Hunt. Mentre l'uccellino viene letteralmente liberato, la giovane fanciulla non sarà mai più libera di seguire il suo cuore, poichè essendo la figlia più giovane, dovrà badare ai suoi anziani genitori per il resto della sua vita. Secondo altre versioni la ragazza è in realtà una governante legata ai suoi ricchi datori di lavoro, gli anziani che si intravvedono in fondo al giardino. Dopo aver rilasciato l'amico canterino, ella si volge a guardarlo con sguardo afflitto, sognando la sua libertà. Utilizzando colori brillanti come era in uso nella Confraternita preraffaellita, Shaw ribadisce l'importanza della verità e della sincerità nell'arte; infatti la chiarezza sorprendente del vecchio giardino dell'abitazione elisabettiana Condover Hall nello Shropshire e l'allegria dei colori sono in netto contrasto con la cruda e deludente realtà della situazione. La modella per il dipinto, ritratta a grandezza naturale, è Maud Tindal Atkinson, un artista allieva di Shaw che espone per la prima volta alla Royal Accademy nel 1906. Nella pittura olandese del 17 ° secolo il rilascio di un uccello in gabbia simboleggia la perdita della verginità, e poichè Maud è la pupilla preferita di Shaw, sembra che anche in questo caso l'artista mantenga l'originario significato nascosto.

Cartoline dall'Islanda




















Ghiacci



Aurora boreale





Eruzione vulcanica ed aurora boreale









Il geysir o geyser





Reykjavik



Hallgrimskirkja (Hallgrim's Church)





Il sole si raffredda



Pietà per il partente e chi rimane,
pietà per chi raggiunge o è già raggiunto,
pietà per il perdente e per chi ha vinto,
pietà per tutto ciò che è sotto il sole.

Pietà perché quel sole si raffredda,
pietà per chi lo sa, per chi lo dice,
pietà per chi lo ignora o lo contesta,
pietà per chi lo vede e non fa niente,
pietà per chi non vede e brancola nel buio.

Foto di laurea di Emma Watson



Emma Watson si è laureata la scorsa settimana in Letteratura Inglese alla Brown University, a Providence, nel Rhode Island, USA.
Come ad Hogwarts, Emma è stata una "secchiona" anche all'università, laureandosi in corso col massimo dei voti.



La laurea di Emma Watson da twitter

La 24enne aveva iniziato a frequentare l'università nel 2009, lo stesso anno in cui era stata nominata «attrice dal maggiore incasso del decennio» per la saga dell'occhialuto maghetto. E aveva raccontato al Sunday Time di temere il confronto con i coetanei. «Il primo giorno in cui sono entrata in mensa è calato il silenzio. Tutti hanno iniziato a fissarmi. Ma poi mi sono detta: "Ok, lo devi fare. Fai un bel respiro e tira fuori il coraggio».



E grazie anche all'aiuto del suo entourage è riuscita ad avere al college una vita relativamente normale. «Nessuno mi ha mai chiesto un autografo», ha detto nel 2013 a Us Weekly, «Ho partecipato anche a una festa con 100 studenti e nessuno di loro ha postato una foto su Facebook».



Emma, infatti, ama condurre una vita il più normale possibile. Per questo i suoi fidanzati sono sempre non di Hollywood. «Non esco con ragazzi che sono famosi. E non penso che sia giusto che, tutt'a un tratto, dettagli intimi delle loro vite private siano resi pubblici per colpa mia».

Sarah Gadon style






















Sarah Gadon (Toronto4 aprile 1987) è un'attrice canadese.
È apparsa in numerose serie televisive come Hai paura del buio?DocIn a Heartbeat - I ragazzi del pronto soccorsoNikitaLa mia vita con DerekMutant X e molte altre. Ha anche lavorato nei Disney Channel Original MovieVi presento l'altro me e Cadet Kelly - Una ribelle in uniforme con Hilary Duff e anche nell'ABC Family original movie Mom's on Strike. È la voce originale di Beth in A tutto reality.
Nel 2011 recita in A Dangerous Method, di David Cronenberg. Da quel momento la sua carriera cinematografica è una marcia trionfale:




Ville e parchi













Jardin des iris du Château de Vuillerens