martedì 29 luglio 2014

Ritratti femminili













Gothian. Capitolo 41. Marvin incontra l'Arcidruido.



Nel momento stesso in cui i suoi piedi toccarono il suolo di Floriana, Marvin Vorkidian avvertì un brivido e seppe che si trattava di un presagio.
 Ma fu solo un attimo e si riscosse facilmente. Era molto curioso di visitare quel luogo.
Sapeva che la città di Floriana era sorta come porto fluviale su un’isola del Grande Fiume Amnis. Col tempo, intorno al porto si era sviluppata la città, in un'epoca molto più recente rispetto ad Amnisia, a cui aveva sottratto il primato commerciale e politico.
Ormai Floriana superava Amnisia in grandezza e in ricchezza. Era considerata inoltre, almeno teoricamente, la capitale della Federazione dei Keltar e il suo Duca, Idex d’Estin-Serràt, era stato insignito della carica di Arciduca dei Keltar, che però era solo un titolo onorifico.
Come tutti sapevano, i Keltar non avevano mai più formato, dopo la morte dell’ultimo re, Vorkidex Pendragon, uno stato unitario e andavano fieri delle loro tradizioni di autonomia locale.
Marvin osservava con grande interesse il modo in cui era stato ricavato il porto: l'isola era stata recintata da bianche mura di marmo, mantenendo una forma ovale.
 I moli erano centinaia e ciascuno aveva una decina di banchine per l’attracco delle barche e delle navi di piccolo cabotaggio. Per le navi maggiori c’era un’altra area riservata.
Mentre camminava lungo il molo, il giovane ascoltava le varie conversazioni dei barcaioli e dei mercanti. 



Parlavano una variante del dialetto Keltari, aspra e secca, a volte quasi incomprensibile.
 Fisicamente i Keltar del nord avevano i capelli e gli occhi più chiari, ma erano più massici e corpulenti e la testa appariva quasi rotonda.
A prima vista sembravano innocui, ma la loro fama non era delle migliori.
«Non fidarti di nessuno in questa città, tranne che dell'Arcidruido» gli disse Gwydion «Floriana è un covo di ladri e di impostori, di gente avida che ucciderebbe un fratello pur di avere un centesimo in più»
Marvin sorrise:
«Non credo siano gli unici purtroppo… ma a proposito di centesimi, che valuta usano qui?»
Gwydion pareva poco interessato alle questioni venali, ma era già stato a Floriana più volte:
«In maggioranza il soldo imperiale, quello d’argento con la faccia di Ellis, ma viene accettato anche il denaro alfariano, quello di rame con l’effigie di re Kerelic»
Marvin osservò ancora la scena che aveva di fronte:
 «Non ti sembra che qui la gente sia molto più silenziosa e riservata, rispetto ad Amnisia? Da noi c’è fin troppa cordialità, si conversa anche con gli sconosciuti, si fanno battute, si ride... Qui invece non vedo niente di tutto questo. Guarda, sembrano tutti timorosi di lasciarsi sfuggire una parola di troppo, non parlano se non per dare ordini e indicazioni di lavoro, e sembra che abbiano sempre una gran fretta in tutto quello che fanno, come se non possano perdere neppure un minuto»
Si diceva che più ci si recava a nord, nella pianura amnisiana, e più gli abitanti davano importanza al lavoro e al profitto.
«Il tempo è denaro, amico mio, e qui a Floriana il denaro è sacro: è l’unico dio che questa città abbia mai venerato seriamente»
La decisione di fermarsi più giorni a Floriana era stata comunicata da Ser Yvain de Bors solo la sera precedente all’attracco.



 I soldati e i rematori accolsero con favore la notizia, pensando già di spendersi la loro paga nelle bettole e nei bordelli. I druidi mantennero un composto silenzio, mentre i preti lathearici protestarono vivamente.
In particolare Padre Grizinga face notare che:
 «Quella città è un luogo di depravazione e corruzione morale e materiale. Un covo di pagani, eretici ed apostati. Su quella città il nostro Sommo Sacerdote ha scagliato il suo anatema. Noi non possiamo sporcarci la coscienza entrando in contatto con quel luogo di perdizione…»
Ser Yvain intervenne bruscamente:
«Nessuno vi obbliga a scendere dalla naveSe non volete farvi contaminare da questo “luogo di perdizione”, passerete il vostro tempo sul ponte a pregare e digiunare per la maggior gloria di Eclion»
L’idea non parve entusiasmare i sacerdoti di Lathena, che divennero subito più possibilisti riguardo alla sosta nella città demoniaca.
La permanenza a Floriana era dovuta principalmente alla necessità di fare scorte e di riposarsi in alloggi decenti prima di inoltrarsi nell’aperta campagna, ma Ser Yvain pareva anche intenzionato a raccogliere in giro delle voci riguardanti l’Alleanza di Tupile e l’esercito di re Kerelic, in fuga dopo la ribellione dei fedeli di sua moglie Alyx.
Yvain aveva mandato alcuni suoi uomini a chiedere informazioni al riguardo.
A Marvin sembrava improbabile che i tozzi e taciturni mercanti di Floriana potessero rivelare alcunché, men che meno su questioni delicate come quelle riguardanti il rapimento della principessa Alienor, di cui ormai si erano perse le tracce.
Stavano arrivando al punto in cui il molo si congiungeva con la piazza antistante la Darsena, sulla quale spiccava una imponente statua di re Vokidex, in bronzo ossidato.

File:Statue Vercingetorix Alesia.jpg

L'ultimo Re dei Keltar, che era stato sconfitto da Arexatan Eclionner quando ancora quest'ultimo non era imperatore, ma solo un generale tra i tanti, pareva osservare con disprezzo i discendenti del suo orgoglioso popolo.
L’Arciduca vuole presentare se stesso come il nuovo Vorkidex. A quanto pare anche lui vuole partecipare al grande gioco del potere che si sta svolgendo in questi mesi.
Non a caso Idex non era molto amico di Gallrian di Amnisia, in cui vedeva un pericoloso rivale nella fondazione di un Regno dei Keltar e soprattutto nell’ascesa al trono di tale regno.
Ma siamo sicuri che i Keltar vogliano veramente dei palloni gonfiati come Idex o Gallrian come loro sovrani? Ammesso che accettino anche solo l’idea di avere un sovrano...
Essendo per metà un Keltar, Marvin sentiva di conoscere già la risposta.
Questa gente vuole qualcuno che aiuti veramente il popolo nella vita quotidiana, che gli fornisca le condizioni per poter prosperare nei commerci.
Idex invece pensava solo alla politica, come gli altri Duchi, e i loro giochi di potere interessavano poco alla popolazione.
Speriamo almeno che Idex non ci dia fastidio.
Le leggi dell’ospitalità erano sacre tra i Keltar e Ser Yvain aveva garantito che non ci sarebbero stati problemi di sorta.
Ad attenderli, vicino alla statua, c’era una piccola delegazione di diplomatici e soldati dell’Arciduca, che invitò i nobili, i druidi e i preti a seguirli a Palazzo, mentre i soldati e i rematori sarebbero rimasti in libera uscita.
Yvain si fida, ma io mi sarei portato dietro una scorta.
Dietro alla Darsena e alla statua, c’erano le imponenti mura della città.
Marvin le varcò provando ancora lo stesso brivido che aveva sentito mettendo piede sul porto.
Ebbe persino una brevissima allucinazione, in cui gli parve di vedere un popolo in rivolta che acclamava un predicatore.
E’ colpa del freddo… e anche della debolezza per la scarsità di cibo nelle navi…
Del tutto reale fu invece il fetore che lo travolse al suo ingresso nella città: rispetto ad Amnisia non c’era paragone. Qui i polli e i maiali che si aggiravano tranquilli per le strade, le banchette del mercato che vendevano pesce quasi putrefatto.
E’ tutta qui la tua gloria, Floriana?
Procedettero speditamente lungo la via centrale, verso il nucleo storico e la roccaforte. Qui videro una seconda cerchia di mura e, dietro, le torri delle abitazioni dei ricchi e il castello dell’Arciduca.



Anche varcando la porta interna Marvin sentì il brivido di prima, ma ancora più forte. E una voce interiore gli disse: “Per mille anni e cinquanta generazioni ti abbiamo atteso…
Era come un coro in cui mille voci si univano passando dal lamento al sollievo.
E' come il sogno dell’altro giorno. C’è qualcuno o qualcosa che vuole comunicare con me.
Nella città interna la qualità dell’aria migliorò leggermente, o forse era il suo naso che si stava abituando a quell’odore nauseabondo.
I palazzi dei nobili e dei ricchi erano molto imponenti e sfarzosi.
La Torre dell’arciduca, di costruzione recente e raffinata, stava al centro, poggiando su una sorta di montagnola artificiale.
Quando furono annunciati, le porte si aprirono e la compagnia entrò con compostezza.
Marvin si aspettava altri prodigi, e infatti il brivido alla schiena lo attraversò ancora più forte e la visione questa volta, unita ad una voce diversa, femminile, gli si palesò per un lungo momento nell’anima.
Le allucinazioni ripresero.
Vide la stessa Dama Gialla del sogno, che lo fissava minacciosamente e gli domandava: “Vuoi vivere in eterno? Allora unisciti a me!



La visione era stata così nitida e potente da fargli perdere i sensi.
Doveva essere quasi svenuto, perché si ritrovò tra le braccia del druido Gwydion, che gli disse: 
«Non credo che questo malore sia dovuto solo al freddo o alla debolezza»
Marvin scosse la testa:
 «No, infatti. Ho avuto altre visioni. Di nuovo la Dama Gialla. Ne percepisco la minaccia. E' tempo che qualcuno mi dia delle risposte!»
La sua voce non ammetteva repliche.
«Avrai molto presto la tua risposta» promise Gwidion «Fidati della saggezza dell'Arcidruido, e anche dell’amicizia che ci lega»
Marvin annuì.
Proprio in quel momento arrivò incontro a loro un giovane druido, ansimando per la corsa. Dopo essersi ripreso, chiese:
 «Chi di voi due è Marvin Vorkidian?»
Marvin alzò una mano e il giovane gli porse una busta sigillata, dicendo:
 «Da parte dell’Arcidruido Fingal Omualdus il Saggio».
Poi, dopo un inchino, se ne andò di corsa.
Hanno tutti fretta in questa maledetta città!
Marvin si affrettò ad aprire la busta e a leggere il biglietto.
«A quanto pare eravamo attesi: l'Arcidruido in persona mi invita a raggiungerlo il prima possibile nel Sacro Cortile, per un colloquio della massima importanza»


La carica era vitalizia, ma alla sua morte si riuniva il sacro consiglio dei druidi per eleggerne il successore. Fingal era ormai molto vecchio, e ricopriva la sua carica da più di cinquant'anni. 
Il Sacro Cortile era un enorme parco, interno il Grande Cerchio, l’edificio dove risiedevano i druidi più importanti con i loro novizi, e lo stesso Arcidruido. 


Il Grande Cerchio era anche detto l’Ombelico del Mondo, e la sua sacralità era riconosciuta in tutto il Continente Centrale. Ma il vero tempio, per i druidi, non era tanto l’edificio circolare, quanto l’enorme parco del cortile interno. Solo lì ci si poteva sentire in contatto con gli Dei della natura pur essendo in città.
Il rumore frenetico di Floriana non arrivava al Sacro Cortile.
«Sei ancora del parere che nessuno si interessi di te? » chiese ironicamente Gwydion.
Marvin sorrise:
«Non voglio farlo aspettare. Ci sono delle particolari precauzioni per il cerimoniale?»
«No, Marvin: ai druidi queste sciocchezze non importano»
Mentre si dirigeva, seguendo Gwydion, verso il tempio, Marvin ripensò agli ultimi sogni che aveva fatto. Forse l’Arcidruido gli avrebbe fornito la chiave per interpretare i suoi sogni ricorrenti.
Attraversarono la città, guardando le torri che circondavano quel luogo sacro.
Alcuni novizi lo attendevano al portone principale.


L’interno circolare dell’edificio era sobriamente arredato: dava l’idea di essere molto antico, ma ben conservato.
Passò sotto una volta che collegava l’ingresso esterno con una veranda interna.
Sentì subito un profumo di erbe aromatiche e di terra umida. Il giardino incominciava immediatamente e c’era un sentiero che passava attraverso i prati e gli alberi, fino ad arrivare ad una fonte, al centro, sovrastata da una grandissima vecchia quercia.
Sotto di essa sedeva un vecchio dalla lunga barba bianca.


I druidi che scortavano Marvin gli fecero un leggero inchino, ma quando l'Arcidruido Fingal Omualdus vide il giovane Vorkidian, si inginocchiò davanti a lui:.
«Figlio di Cento Re!» esclamò e poi rivolto al cielo: «Ora lascia, o Signore Belenos, che il tuo  servo Fingal vada in pace, secondo la tua Parola, perché i miei occhi hanno visto la tua Salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria al popolo tuo, i Keltar>>
Si rialzò, appoggiandosi a Marvin e lo guardò con commozione:
<<Ecco il Principe che ci fu Promesso!» 
Marvin aiutò il venerabile sacerdote a rialzarsi, confuso per quella accoglienza così straordinaria.
<<Le vostre parole mi onorano oltre la mia stessa comprensione, vostra Santità>>
L'Arcidruido sorrise:
«Che tu sia benedetto. giovane Vorkidian! Presto tutto ti sarà chiaro. Ma ora osserva questo nostro tempio» disse con commozione «Esso ha come soffitto l’azzurro del cielo e il fuoco del sole, e come pavimento la nuda terra, ed è rallegrato dal vento lieve che accarezza l’erba e le foglie degli alberi, e dalla purezza di questa sorgente. Tutti gli elementi sono qui a testimoniare la presenza degli Dei della Natura»
Poi entrambi si sedettero.
L'Arcidruido parlò ancora:
«Esattamente mille anni fa, proprio in questo luogo, Re Vorkidex e il generale Arexatan, futuro Imperatore dei Lathear, si sfidarono a duello. Erano uomini di grande forza, discendenti dei Signori dell'Universo, e il loro combattimento durò molto a lungo. 

Alla fine però Arexatan prevalse e così fu fondato il suo Impero. Egli piantò la sua spada nel ventre di Vorkidex, il quale prima di morire disse: “Maledico la tua stirpe per cinquanta generazioni! E quando tu tornerai su questa terra, dovrai rimediare a tutti gli errori commessi da te e dalla tua discendenza. Oggi abbiamo combattuto, ma domani noi staremo dalla stessa parte, contro un pericolo più grande»
Marvin annuì:
«Io appartengo alla cinquantesima generazione. Un destino oscuro grava su di me»
L’Arcidruido lo guardò intensamente:
 «Il tuo maestro, Halfgan, fu uno dei miei primi allievi. Nutro grande stima per lui e so che hai ricevuto un'educazione di primo livello, sia dai druidi Keltar-Senia che dai retori di Amnisia. Questo ha aperto la tua mente. E da quel che posso intuire, Halfgan ti ha insegnato bene»
Marvin annuì:
«Egli come un padre per me»
L’Arcidruido socchiuse gli occhi, e parlò con voce bassa e calma:
 «E per me è come un figlio. Lo incaricai io stesso di vegliare su di te per proteggerti ed educarti, dopo che i tuoi genitori scomparvero»
Notando la sorpresa nel volto del ragazzo, il vecchio annuì:
«Conoscevo bene i tuoi. Prima di partire per la missione dalla quale non ritornarono, vennero da me a chiedere consiglio. E si confidarono riguardo alla loro ambasciata»
Marvin sentì il suo cuore battere più veloce.
«Quindi voi, se posso permettermi di chiedere, siete a conoscenza di quali segreti i miei genitori dovevano rivelare?»
Il vecchio sorrise, ma assunse un’aria di rimprovero: «Sei impetuoso, proprio come tuo padre»


Marvin chinò il capo in segno di scusa.
L’Arcidruido chiuse gli occhi e parlò con voce bassa:
 «Masrek e Lilieth vennero da me per confidarmi i loro segreti. Volevano rivelare tutto al capo dell’opposizione di Lathena, il senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia. Dissi loro che era un’impresa disperata, ma vollero partire comunque»
Era una verità difficile da accettare.
Mi hanno abbandonato per una causa persa in partenza.
L'Arcidruido notò la sua insoddisfazione:
«In verità contavano nella nella protezione di altri personaggi chiave. Ma furono loro a tradire i tuoi, e a porre fine alla loro missione»
Marvin sentiva la rabbia crescere in lui.
«Alcuni nomi li conosco, e tra questi vi è quello di Sephir Eclionner, ma gli altri? Chi sono i traditori? E’ tutta la vita che me lo chiedo! »
L’Arcidruido si fece ancor più serio:
«Tu nutri troppo rancore. C'è troppa rabbia dentro di te, e questo non è un bene. L’odio, l'ira, la sete di vendetta: niente di buono nasce da questi sentimenti. Aveva ragione Halfgan a non volerti rivelare tutta la verità»
Marvin chinò il capo, deluso.
Il vecchio allora sospirò e poi .con voce più bassa e profonda, disse:
 «Il traditore principale fu Gallrian De Bors, Duca di Amnisia. Egli è il referente primario dei Conti di Gothian. Suo figlio Yvain però non sa nulla, lui non è come il padre...»
Marvin sentiva di averlo sempre saputo.
Gallrian è il servo di Marigold e Fenrik... avrei dovuto sospettarlo...


Il vecchio alzò l'indice della mano destra:
«Verrà il tempo della giustizia, ma tu non sei nato per vendicarti, bensì per liberare un popolo e pacificare un continente»
Marvin rabbrividì:
 «Non so se ne sono degno, ma se voi avrete la bontà di aiutarmi e di iniziarmi agli Arcani Supremi, giuro davanti alla Santità Vostra che farò il mio dovere fino all'ultimo respiro»
Il vecchio sorrise:
«E' quello che volevo sentire! Ho grandi progetti per te. Percepisco le tue qualità di chiaroveggenza: devi solo imparare a meditare e a saper interpretare i simboli. Solo allora i tuoi sogni avranno un senso»
Quelle parole furono di sollievo per il giovane:
«Ultimamente i miei sogni sono stati inquietanti»
Il Maestro annuì:
«Alcuni ricordi ancestrali stanno tornando alla luce. Era inevitabile che succedesse. Il Millennio sta per scadere e il Dormiente sta per svegliarsi!»
Marvin si riscosse:
«Questa frase… ho sognato che qualcuno me la diceva…»
L'Arcidruido annuì:
«I tuoi sogni stanno assumendo poteri divinatori. Ma tu non sei ancora in grado di decodificare la loro preveggenza. Non essere impaziente! Non commettere gli errori di tuo padre! Gli Eclionner hanno il potere della chiaroveggenza sul futuro, ma non ne hanno mai fatto un buon uso»
«E i Vorkidian. Anche loro possiedono il Dono?»
Gli occhi chiari del vecchio si illuminarono.



«Sì, in un lontano passato. Ma ora questo passato sta tornando. Le anime dei Grandi Anziani stanno trasmigrando. Tutto il mondo degli spiriti è in fermento, così come quello degli uomini. Viviamo anni difficili, in cui tutti gli equilibri si sfaldano e ogni regola è sovvertita. Questo è il tempo che ci è dato»
Marvin scosse il capo:
«Avrei preferito vivere in un'epoca diversa. In tempi di pace e di stabilità»
L'Arcidruido sorrise:
«E' un pensiero sano, che vale per tutti coloro che subiscono le ingiustizie e le violenze di tempi come questi. Ma non spetta a noi decidere il momento e il luogo in cui venire al mondo. Ci sono altre forze che agiscono nell'Universo, altre potenze di cui ti parlerò quando ti svelerò gli Arcani Supremi. Per adesso ti basti sapere che, anche se non possiamo scegliere quando e dove nascere, possiamo però decidere cosa fare con il tempo che ci è stato concesso!»




La Regola aurea Numero 1 della Moda (che Jessica Alba ha violato ieri sera)



Esiste una regola aurea nel mondo della moda. Una di quelle da cui non si può prescindere. Se si eccede sopra, si rimane low profile sotto e viceversa. Un diktat che sta alla base dell’armonia del look, un diktat che possiamo riassumere in un solo termine: proporzione. Ovvero gioco dei pesi.
Jessica Alba ha capito solo in parte la lezione, come ci mostrano le immagini di ieri sera dal red carpet del Comicoon. E’ vero che l’attrice prova ad equilibrare la difficilissima gonna a ruota con stampe esotiche e inserti di rete sulle balze inferiori con un semplicissimo crop top nero con spalline sottili… ma c’è un ma. La gonna fa a pugni con i sandali, anche loro difficilissimi, a listini in cuoio, arricchiti da frange che ricordano quelle che si appendono alle tende. Davvero troppo.

Luxury lifestyle









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Qui sotto vediamo  Jessica Alba che viola la regola aurea della moda e cioè se si eccede sopra non si può eccedere sotto.



Sarah Margaret Qualley





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Il Dominio della Regina: vita, ruoli e carriera di Lena Headey



Ginevra di Camelot, Cersei Lannister di Westeros o Gorgo di Sparta, l'attrice Lena Headey è sempre una regina!

Lena Headey (Bermuda3 ottobre 1973) è un'attrice britannica.

Biografia
Lena Headey nasce il 3 ottobre 1973 nelle Isole Bermude, dove il padre John Headey, poliziotto, era stato mandato in qualità di addestratore di reclute. Pochi anni dopo la famiglia fa ritorno in Inghilterra, stabilendosi dapprima nel Somerset ed in seguito ad HuddersfieldWest Yorkshire dove Lena rimane fino all'età di 17 anni, quando si trasferisce a Londra.
È stata legata all'attore Jason Flemyng dal 1994 al 2003. Si è poi sposata con Peter Paul Loughran (di sei anni più giovane) il 19 maggio 2007, da cui ha avuto un figlio, Wylie Elliot Loughran, nato il 31 marzo 2010; nel luglio 2012 Lena Headey ha presentato istanza di divorzio dal marito. Lena Headey è in bancarotta da marzo 2013 e ha dichiarato: "Ogni volta che un lavoro termina guardo la mia automobile e penso che un giorno potrei vivere lì dentro".
Ha dichiarato in un'intervista di soffrire dall'età di quindici anni di depressione ma di non usare farmaci, per non diventare dipendente.[1] Ha praticato per molti anni la boxe, e pratica lo yoga[2] da quando ha visitato l'India per il film Mowgli - Il libro della giungla.

Carriera

Gli inizi

All'età di 17 anni viene selezionata dalla scuola per partecipare ad una recita che si tiene al Royal National Theatre a Londra. Qui viene notata da un agente tramite il quale ottiene un'audizione ed in seguito il suo primo ruolo nel film di Jeremy Irons Waterland del 1992. È l'inizio di una lunga carriera che l'ha portata a recitare ruoli diversissimi per il cinema e la tv. Dopo una piccola parte in Quel che resta del giorno nel 1994 ottiene il primo ruolo importante, quello di Kitty nel film della Walt Disney Mowgli - Il libro della giungla accanto a Jason Scott LeeJohn CleeseJason Flemyng e Sam Neil.
Tra il 1995 ed il 1998 partecipa a diverse produzioni per il cinema e la tv tra cui Loved Up (1995), Grotesque (1995, con Sting), Band of Gold (1995), The Hunger (1997), Face (1997), Mrs Dalloway (1997), Merlino (1998). Il 1998 la vede inoltre di nuovo protagonista nel film inglese Due volte ieri accanto a Penélope Cruz e Douglas Henshall. Dopo un ruolo secondario in Onegin con Ralph Fiennes e Liv Tyler, nel 2000 ottiene di nuovo un ruolo da protagonista nel film Aberdeen, grazie al quale ottiene il Silver Iris Award allo European Film Festival di Bruxelles. Nel film interpreta Kaisa, un giovane avvocato di successo dalla vita privata sregolata, incaricata dalla madre (interpretata da Charlotte Rampling), malata terminale, di andare a prendere il padre alcolizzato (Stellan Skarsgård), che risiede in Norvegia e portarlo ad Aberdeen in Scozia, dove è ricoverata.
Sempre nel 2000 è protagonista del thriller hollywoodiano Gossip con James MarsdenJoshua Jackson e Kate Hudson, mentre l'anno seguente recita con Jason Flemyng nel film inglese Anazapta. Sempre nel 2001 partecipa alla commedia Un'insolita Missione con Steve Coogan e negli anni successivi ottiene altri ruoli secondari in film come Possession - Una storia romantica (2002) con Gwyneth PaltrowThe Gathering Storm (2002) con Vanessa RedgraveIl gioco di Ripley di Liliana Cavani con John Malkovich (2002), Actors con Michael Caine (2003) e The Long Firm (2004).
Nel 2005 è protagonista di due film Il nascondiglio del diavolo - The Cave con Piper Perabo nel quale interpreta la speleologa Karthryn Jennings, I fratelli Grimm e l'incantevole strega nel ruolo di Angelika accanto a Matt Damon,Heath Ledger e Monica Bellucci. Nel 2006 è di nuovo sul grande schermo con l'amica Piper Perabo nella commedia romantica Imagine Me & You diretta da Ol Parker, nella quale veste i panni della fiorista Luce per la quale Rachel (Perabo) perde la testa il giorno del suo matrimonio.

La svolta


Lena Headey a Londra per l'anteprima di 300 (2007)
La svolta nella carriera dell'attrice avviene quando viene scelta per interpretare la Regina Gorgo in uno dei film di maggior successo del 2007, 300, diretto da Zack Snyder e basato sulla graphic novel di Frank Miller. Il ruolo le regala una certa popolarità nell'ambiente del cinema, nonché l'attenzione della critica per l'eccellente interpretazione della regina degli Spartani.
Nello stesso anno è inoltre accanto a Wesley Snipes in The Contractor - Rischio supremo e in un cameo nella commedia inglese St. Trinian's con Colin Firth e Rupert Everett. L'anno seguente escono al cinema il film biografico tedesco The Red Baron (Der rote Baron) sulla vita del famoso pilota della Prima guerra mondiale, nel quale all'attrice è affidato il ruolo dell'infermiera amata dal protagonista (interpretato dall'attore tedesco Matthias Schweighöfer) ed il thriller psicologico The Brøken, in cui interpreta una donna la cui vita viene sconvolta dalla scoperta del suo doppio.
Sempre nel 2007 ottiene un altro ruolo importante per la sua carriera, è infatti il nuovo volto di uno dei personaggi più iconici della storia del cinema, Sarah Connor, nel telefilm prodotto dalla Warner BrosTerminator: The Sarah Connor Chronicles, che porta sul piccolo schermo le vicende di Sarah Connor e di suo figlio John in seguito agli eventi narrati in Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Il telefilm debutta sulla rete televisiva Fox il 13 gennaio 2008 con ascolti da record (in Italia viene trasmesso dal canale a pagamento Steel e poi da Italia 1, che ne trasmette tuttavia soltanto 4 episodi), ma al termine della seconda stagione - nonostante gli sforzi e l'affetto dimostrato dai fan della serie - non viene rinnovato a causa del calo di ascolti della seconda stagione andata in onda da settembre 2008 ad aprile 2009. Nonostante la prematura cancellazione, la serie è considerata uno dei telefilm più innovativi e intelligenti degli ultimi tempi e l'interpretazione di Lena Headey, dapprima criticata per il fisico a detta di alcuni troppo esile per il ruolo, viene apprezzata da critica e pubblico. Sono in corso diverse campagne portate avanti dai fan del telefilm per promuovere la produzione di una terza stagione o di un film in dvd.
Nel 2013 compare nel film Shadowhunters - Città di ossa, basato sul primo romanzo della saga di Cassandra Clare nel ruolo di Jocelyn Fray, cacciatrice di demoni e madre della protagonista della storia, Clarissa Fray.
Contemporaneamente al ruolo in tv Lena partecipa con un cameo (il suo personaggio muore dopo pochi minuti) all'horror Laid to Rest, insieme a Thomas Dekker (che interpreta John Connor in Terminator: The Sarah Connor Chronicles), recita con Josh Lucas nel thriller Tell-Tale liberamente ispirato al racconto Il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe presentato al Tribeca Film Festival, inoltre produce e recita nei panni della moglie del diavolo nel corto The Devil's Wedding premiato al L.A. Short Film Festival.

Progetti futuri

Lena Headey è dal 2011 impegnata nelle riprese della serie Il Trono di Spade per la rete televisiva americana HBO: l'attrice interpreta la regina Cersei Lannister.
Tra i suoi progetti ci sono inoltre due film da regista, una commedia intitolata The Sophisticates in cui compaiono anche l'amica Piper Perabo e John Cleese. Per ora Lena Headey ha scritto e diretto un cortometraggio per promuovere il progetto in attesa di trovare finanziamenti per produrre il film. L'altro progetto che dovrebbe vederla dietro la macchina da presa oltre che come attrice è il thriller intitolato Kill Drug[3].

Filmografia

Cinema

Televisione

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Lena Headey è stata doppiata da:

Note

  1. ^ Headey's Depression Hell, contactmusic.com.
  2. ^ She'll be back, Mail Online.
  3. ^ Lena Headey, la regina di 300 dirige un thriller "tosto", filmblog.girlpower.it, 8 gennaio 2009. URL consultato il 10 ottobre 2009.