sabato 1 agosto 2015

Gli dei della mitologia slava

I sabbat neopagani





Nel paganesimo e in molte religioni neopagane, la Ruota dell'Anno rappresenta il ciclo naturale delle stagioni, commemorato con la celebrazione di otto sabbat o sabba. Secondo il neopaganesimo, tutte le cose della natura sono cicliche, compreso lo scorrere del tempo che viene immaginato come una ruota che gira incessantemente; lo scorrere delle stagioni si riflette nella nostra vita: nascita, crescita, declino e morte.[1]
Per alcune delle religioni neopagane come la Wicca, gli otto sabbat segnano otto momenti tipici lungo il percorso dell'anno e simboleggiano altrettante tappe nella vita del Dio, che nasce dalla Dea a Yule, cresce fino a diventare adulto, si accoppia con lei a Beltane, regna come Re di primavera per poi indebolirsi e morire a Lammas.[2][3]
Alcune tradizioni dividono gli otto Sabbat in quattro maggiori e quattro minori.
I quattro Sabbat maggiori sono molto probabilmente associati con i cicli dell'agricoltura e dell'allevamento[4], nell'antichità la loro data veniva determinata in base alla levata eliaca di alcune stelle facilmente visibili ad occhio nudo. Tradizionalmente duravano tre giorni a partire dal tramonto del giorno precedente (nella cultura celtica il giorno cominciava al tramonto).
Va sottolineato come queste coincidenze astronomiche, che erano esatte nell'età del ferro, oggi non sono più corrispondenti a causa dell'effetto combinato dei fenomeni di nutazione e delle precessioni.
Gli altri quattro Sabbat minori:
  • Yule celebrato attorno al 21-22 dicembre
  • Ostara celebrato attorno al 22-23 marzo
  • Litha celebrato attorno al 21-22 giugno
  • Mabon celebrato attorno al 22-23 settembre
sono calcolati in base al ciclo solare e coincidono con i due solstizi e i due equinozi[5]
Origine della Ruota dell'anno
Nonostante le festività citate siano di origine antica pare che l'idea di una "Ruota dell'Anno" formalizzata in questo modo risalga a Ross Nichols che la diffuse negli anni cinquanta[6].
Secondo Phyllis Curott "i moderni sabba contengono elementi della tradizione celtica, gallese, nordica, italiana, babilonese, egiziana, greca e di altre antiche mitologie e tradizioni religiose misteriche"[7]
Ci sono chiare similitudini fra i sabbat e molte feste cristiane, non è escluso che molte date per le celebrazioni cristiane fossero decise in base a diversi motivi, non ultimo la necessità di competere con le precedenti e molto sentite festività pagane.[7] È il caso ad esempio del Natale fatto coincidere con il precedente Dies Natalis Sol invictus, o alle feste di Ognissanti e celebrazione dei defunti, fatti coincidere con il capodanno celtico di Samhain.

I Sabbat nel neopaganesimo contemporaneo

Le date attuali in cui vengono celebrati i sabbat sono[8]:
Le date indicate sono valide per l'emisfero nord, dove queste feste hanno avuto origine, coloro che abitano a sud dell'equatore dovrebbero cambiare le date di conseguenza, per riflettere l'andamento stagionale del loro emisfero (in pratica traslando ogni ricorrenza di sei mesi). Ad esempio, in Australia Samhain andrebbe celebrato il primo maggio, mentre in Germania si celebrerebbe contemporaneamente Beltane.
Per sottolineare quanto queste festività siano legate ai cicli stagionali della natura, Fred Lamond in Fifty Years of Wicca[9], evidenzia non solo la differenza che ci deve essere tra l'emisfero nord e l'emisfero sud del mondo, bensì anche le differenze che possono esistere all'interno di uno stesso continente: ad esempio in Europa la festa di Beltane sarebbe più appropriato festeggiarla a fine marzo nei paesi Mediterranei, visto che già in questo periodo il freddo invernale è stato sostituito dai tepori primaverili ed è perciò possibile stare all'aperto di notte; andrebbe festeggiata ai primi di maggio nei paesi dell'Europa Continentale ed Atlantica (come già effettivamente avviene); mentre andrebbe celebrata a fine giugno in Scandinavia e nell'Europa di nord-est, dove la primavera e le temperature più miti arrivano molto tardi.
Schema riassuntivo:
SabbatData nell'Emisfero SettentrionaleData nell'Emisfero MeridionaleOrigini Storiche e CulturaliAssociazioni e celebrazioni
Samhain, oHalloween31 ottobre30 aprile, o 1º maggioCeltismo (vedi anche Celti)Capodanno celtico. Meditazione sulla Morte e commemorazione degli antenati. Raccolto degli ultimi frutti e delle bacche. Ricovero degli animali nelle stalle e negli ovili, con macellazione di quelli in eccesso.
Yule21 o 22 dicembre21 giugnoPaganesimo Germanico e Romano ("Sol invictus")Rinascita simbolica del sole e Solstizio d'inverno. Nascita del nuovo Dio bambino
Imbolc, oCandelora1 o 2 febbraio1º agostoCeltismo (vedi anche Celti)Festa di purificazione. Primi segni della Primavera. Gli agnelli appena nati fanno le prime poppate. Alcuni animali escono dal letargo. La Dea torna sulla Terra completamente rinnovata dal suo viaggio
Ostara21 o 22 marzo21 o 22 settembrePaganesimo GermanicoEquinozio di Primavera. Il Dio è l'Uomo Verde del bosco, giovane e selvaggio
Beltane, oCalendimaggio30 aprile o 1º maggio1º novembreCeltismo (vedi anche Celti)La piena fioritura della primavera. In alcune tradizioni nozze sacre delle divinità[10]Accoppiamento del Dio con la Dea che resta ingravidata
Litha21 o 22 giugno21 dicembreProbabili origini NeoliticheSolstizio d'estate. Raccolta delle erbe e della rugiada. In alcune tradizioni nozze della Dea e del Dio
Lughnasadh, oLammas1 o 2 agosto1º febbraioCeltismo (vedi anche Celti)Raccolto del grano. Il Dio accetta di sacrificarsi
Mabon, oModron[11]21 o 22 settembre21 marzoTesmoforieEquinozio d'Autunno. Raccolto dei frutti, vendemmia. La Dea compie il viaggio nell'Oltretomba per raggiungere il Dio, divenuto l'oscuro signore della morte e della rinascita

Note

  1. ^ StarhawkLa danza a spirale, pag. 323
  2. ^ Scott Cunningham, Wicca, pagg. 87-91
  3. ^ Phyllis Curott, L'arte della magia, pag. 300
  4. ^ Scott Cunningham, Wicca, pag. 85
  5. ^ Scott Cunningham, Wicca, pag. 86
  6. ^ Ross Nichols - The Founder | Order of Bards and Druids
  7. ^ a b Phyllis Curott, L'arte della magia, pag. 295
  8. ^ Wicca.it
  9. ^ Frederic Lamond, Fifty Years of Wicca
  10. ^ Anne-Marie Gallagher, The Wicca Bible: The Definitive Guide to Magic and the Craft, Londra, Godsfield, 2005, p. 67, ISBN 978-1-84181-250-2.
  11. ^ Anne-Marie Gallagher, The Wicca Bible: The Definitive Guide to Magic and the Craft, Londra, Godsfield, 2005, p. 72, ISBN 978-1-84181-250-2.

Bibliografia

The North remembers















Celtic





























Lughnasadh



Lughnasadh "Festival di Lugh" (secondo Keatings[1] e Cormac[2]) o "matrimonio di Lúg" secondo Rhys[3]. (In irlandese arcaico, pron. [luɣnəsəð]; irlandese: Lúnasa; Gaelico Scozzese: Lùnastal; gaelico di Manx: Luanistyn) è una festa tradizionale gaelica celebrata il primo di agosto, da questa importante festa il mese in gaelico ha ereditato il nome (e non il contrario). In origine era legata al raccolto, corrisponde all'inglese Lammas, dall'inglese arcaico Hlaf Mæsse "Raduno del pane".

Neopaganesimo

Nel neopaganesimo e in particolare nella wicca Lughnasadh (o anche Lunasa o Lughnasa) è uno degli otto sabbat (celebrato il 1º agosto nell'emisfero nord), il primo dei tre che celebrano la stagione del raccolto (gli altri sono Mabon e Samhain). La festa ricorda il sacrificio del Dio (sotto forma di grano): nel suo ciclo di morte (per dare nutrimento alla popolazione) e rinascita, il grano veniva identificato come uno degli aspetti del dio Sole, che i gaelici chiamavano Lúg.
Viene anche usato il nome Lammas preso da una festa anglosassone poi cristianizzata che si svolgeva nello stesso periodo, che potrebbe o meno avere la stessa origine. Come indica il nome (da loaf-mass, "festa dei pani"), si tratta di una festa di ringraziamento per il pane, che rappresenta il primo frutto del raccolto.
Alcuni neopagani celebrano la festa cucinando una figura del Dio fatta di pane per poi sacrificarla e consumarla ritualmente.

Note

  1. ^ Keating's general history of Ireland. (1861)
  2. ^ Sanas Cormaic Cormac's glossary
  3. ^ John Rhys, Hibbert Lectures 1886 pag. 410~415

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Gli dei irlandesi