domenica 30 aprile 2017

L'Occhio della Provvidenza

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L'Occhio della Provvidenza è un'espressione utilizzata in araldica per indicare il triangolo raggiante e caricato di un occhio.

Descrizione

Viene rappresentato come un occhio spesso circondato da raggi di luce o da gloria ed è solitamente inscritto in un triangolo. È generalmente interpretato come essere l'occhio di Dio protettore dell'umanità (o come divina provvidenza).[1]
Nell'era moderna, l'uso più notevole dell'occhio della provvidenza è nel rovescio dello Stemma degli Stati Uniti d'America, che appare anche sulle banconote da un dollaro statunitense.

Utilizzo

Araldica

L'occhio della provvidenza appare in molti emblemi e sigilli ufficiali tra cui:
Stemma di BraslawBielorussia.

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Massoneria

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Massoneria.
Una delle prime versioni massoniche dell'occhio della Provvidenza con nuvole e gloria semicircolare.
Oggigiorno, l'occhio della Provvidenza è generalmente associato alla Massoneria. L'occhio compare nella iconografia standard dei massoni nel 1797, con la pubblicazione del Freemasons Monitor di Thomas Smith Webb. Qui rappresenta l'occhio che tutto vede di Dio ed è un monito al fatto che ogni pensiero e azione di un massone sono osservati da Dio (a cui ci si riferisce nella Massoneria come Grande Architetto dell'Universo[3]). Tipicamente, l'occhio della Provvidenza massonico è posto sopra a una gloria semicircolare ed è, talvolta, inscritto in un triangolo.

Numismatica

L'occhio appare:

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Stati Uniti d'America

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Stemma degli Stati Uniti d'America.
Nel 1782 venne adottato nel rovescio dello Stemma degli Stati Uniti d'America. È stato inizialmente suggerito come elemento per lo stemma nel 1776 nella prima delle tre commissioni per l'ideazione dell'emblema, come suggerito dell'artista Pierre Eugene du Simitiere.[4]
Sullo stemma, l'occhio è circondato dai motti Annuit Cœptis, ovvero "Egli approva [le nostre] decisioni", e Novus Ordo Seclorum, ovvero "Nuovo Ordine delle Epoche". L'occhio è posto sopra ad una piramide incompleta con tredici gradoni, rappresentanti le tredici colonie originarie e la crescita futura della nazione. Sul gradone più basso viene scritto 1776 in numeri romani. Il simbolismo sostiene che l'Occhio, ovvero Dio, desidera la prosperità degli Stati Uniti d'America.
Considerazioni popolari fra gli interessati di teoria del complotto affermano che l'occhio della Provvidenza nello Stemma degli Stati Uniti d'America indica l'influenza della Massoneria nella fondazione degli Stati Uniti, cosa che è stata parodiata nel film Disney del 2004 Il mistero dei Templari. Comunque, l'uso massonico comune dell'occhio è successivo di 14 anni alla creazione dello stemma. Inoltre, nelle varie commissioni per il disegno dello stemma, solo Benjamin Franklin era massone (e le sue idee non furono approvate)[5].[6] Infine, molte organizzazioni massoniche hanno esplicitamente negato ogni connessione alla creazione dello stemma.[7][8]
Forse a causa del suo uso nello stemma nazionale, l'occhio è presente in diversi stemmi e loghi americani, come nello Stemma del Colorado o in quello della città di Kenosha.[9] È apparso nel logo originale dell'Information Awareness Office del DARPA.
Vecchio emblema del DARPAInformation Awareness Office.

Apparizione in opere artistiche

Note

  1. ^ L'occhio come simbolo cristiano
  2. ^ Wörterbuch der ägyptischen Sprache 1, 268.13
  3. ^ Massoneria e l'occhio che tutto vede - dal sito della Grande Loggia della British Columbia e dello Yukon
  4. ^ Lo stemma degli Stati Uniti, pubblicato dal US Dept. of State
  5. ^ Massoni nel primo comitato, su greatseal.comURL consultato il 27 luglio 2015.
  6. ^ Progetto originale di Franklin, su greatseal.comURL consultato il 27 luglio 2015.
  7. ^ Grand Lodge of British Columbia and YukonAnti-massoneria FAQ
  8. ^ Pietre-Stones Review of FreemasonryIl dollaro "massonico": verità o commedia? di W.Bro. David Barrett
  9. ^ Kenosha sealkenowi.com.

Bibliografia

  • Antonio Manno, Vocabolario araldico ufficiale, edito a Roma nel 1907.

Voci correlate

L'Occhio di Horus

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L'Occhio di Horus[1] è nella religione egizia il simbolo della prosperità, del potere regale e della buona salute, ed è personificato dalla dea Wadjet (o Wedjat,[2][3][4] UadjetWedjoyetEdjo o Uto). In seguito al sincretismo tra Horus e Ra nella divinità di Ra-Harakhti, l'Occhio di Horus viene associato all'Occhio di Ra[5], di cui diventa sinonimo[6], nonostante in origine i due occhi facessero riferimento a rappresentazioni grafiche ben distinte.

Lingua egizia

wU28AtD10
wḏȝ - udjat ha il significato di "preservare"[7] o "protezione".[8]

Mito

Secondo la mitologia egizia, Horus volle vendicare l'uccisione del padre Osiride, perpetrata dal fratello di quest'ultimo, Seth, ma nello scontro con lo zio perse l'occhio sinistro, che si divise in sei parti.[9]
In una forma più recente del mito, l'occhio di Ra, smarrito per una ragione non nota, sarebbe stato lo scopo di una ricerca affidata a Shu e Tefnet[10]. A causa del protrarsi nel tempo di tale ricerca il dio del sole si sarebbe provvisto di un nuovo occhio che al ritorno del rivale non volle cedergli il suo precedente ruolo. Allora Ra avrebbe trasformato l'occhio in un serpente posto sulla sua fronte, l'ureo.[11]

Amuleto

Amuleto udjat.
L'amuleto ebbe grande importanza e diffusione nella civiltà e venne posto, di regola, all'interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto, oltre che su rilievi, incisioni e papiri, in quanto simbolo di rigenerazione. Graficamente è costituito da un occhio sovrastato dal sopracciglio e sotto da una spirale, per alcuni il tratto residuo del piumaggio del falco, animale del quale Horus prende le sembianze, ma anche evoluzione dei segni di lacrime.
L'amuleto era portato da uomini, divinità o animali sacri[12]; poteva essere dipinto sulle navi come segno apotropaico, sui fianchi dei sarcofagi affinché il defunto potesse vedere nell'aldilà[12] o sui muri come difesa dai ladri[13].

Aritmetica

Nella matematica egizia le parti costituenti l'udjat servivano a scrivere le frazioni, aventi il numero 64 come denominatore comune[14]. Nella vita quotidiana, era usato come "traduzione grafica delle unità di misura dei cereali"[15]: ciascuna parte aveva un valore di frazione dell'intero, così come di rappresentazione dei sensi umani. Nello specifico:
  • la parte verso il naso rappresentava la frazione 12 e l'olfatto (il naso);
  • la pupilla rappresentava la frazione 14 e la vista (la luce);
  • il sopracciglio rappresentava la frazione 18 e il pensiero (la mente);
  • la parte verso l'orecchio rappresentava la frazione 116 e l'udito (l'orecchio);
  • la coda curva rappresentava la frazione 132 e il gusto (il germoglio del frumento);
  • il piede rappresentava la frazione 164 e il tatto (il piede che tocca terra).
Sommando le varie parti si ha un totale di 6364: si riteneva che il restante 164 fosse stato aggiunto dal dio Thot, sotto forma di poteri magici[15].
L'occhio di Horo come unità di misura.
D11
D12
D13
D14
D15
D16

Note

  1. ^ Alan Gardiner, Egyptian Grammar, Oxford 1927-1994, pag. 451; Maria Carmela Betrò, Geroglifici, Milano 1995, pag. 55.
  2. ^ Pommerening, Tanja, Die altägyptischen Hohlmaße (Studien zur Altägyptischen Kultur, Beiheft 10), Hamburg, Helmut Buske Verlag, 2005.
  3. ^ M. Stokstad, "Art History".
  4. ^ Chapter 14, Egyptian Art in David P. Silverman, Ancient Egypt, Duncan Baird Publishers, 1997, p. 228.
  5. ^ Alessandro Bongioanni & Maria Croce (ed.), The Treasures of Ancient Egypt: From the Egyptian Museum in Cairo, Universe Publishing, a division of Rizzoli Publications Inc., 2003. p.622. Secondo gli autori, 'Udjat' era il termine che indicava gli amuleti con il disegno dell'occhio di Horo.
  6. ^ Wörterbuch der ägyptischen Sprache 1, 268.13.
  7. ^ Papyrus de Kahun, 29, 41-42 : Griffith, The Petrie Papyri, Hieratic Papyrus from Kahun and Gurob, Londres, 1897-1898.
  8. ^ Coffin Texts IV, 246/247a-250/251b, B9Cb.
  9. ^ Piergiorgio OdifreddiIl museo dei numeri, Milano, Rizzoli, 2015 [2014], p. 38, ISBN 978-88-17-08217-4.
  10. ^ Eye of Ra su Ancient Egypt Online
  11. ^ Miti dell'antico Egitto, Giunti Editore, 2003 ISBN 8844027380
  12. ^ a b Lázló Kákosi, La magia in Egitto ai tempi dei Faraoni, Milano 1991, pag. 83
  13. ^ Lázló Kákosi, La magia in Egitto ai tempi dei Faraoni, Milano 1991, pag. 86
  14. ^ James P. AllenMiddle Egyptian, Cambridge University Press (2004), p. 102
  15. ^ a b Maria Carmela Betrò, Geroglifici, Milano 1995, pag. 55.

Bibliografia


  • Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto. Torino, Ananke, 2004. ISBN 88-7325-064-5

Teogonia e Diagramma della Creazione secondo gli Antichi Egizi

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Origine delle popolazioni da Lemuria

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Il Movimento Raeliano

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Il Movimento raeliano è un nuovo movimento religioso[1][2] basato sulla credenza secondo cui alcuni extraterrestri scientificamente avanzati, chiamati elohim, avrebbero creato la vita sulla Terra attraverso l'ingegneria genetica. Il movimento crede inoltre che, grazie ad un'opportuna combinazione di clonazione e trasferimento della mente, sia possibile raggiungere l'immortalità.


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Origini e fondazione

Il Movimento raeliano viene fondato da Claude Vorilhon, rinominatosi Raël nel 1973. Secondo il suo stesso racconto, Vorilhon sarebbe stato contattato da un rappresentante di una civiltà extraterrestre, gli elohim, il 13 dicembre 1973, nel cratere di un vulcano spento vicino a Clermont-Ferrand, nella Francia centrale. Seguendo quelle che lui afferma essere istruzioni rivelate ha fondato il Movimento raeliano, che dichiara di possedere circa novantamila membri sparsi in almeno ottantaquattro diversi stati. Il numero maggiore di affiliati si riscontra in FranciaGiapponeCanada (specialmente Quebec) e Stati Uniti (specialmente Florida). Il Movimento diffonde il suo messaggio attraverso i libri di Rael, le assemblee raeliane, e il suo sito internet.

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Per religione ufologica si intende una religione che crede nell'esistenza di entità extraterrestri che visitano la Terra mediante gli UFO e sono capaci di intervenire nella storia dell'umanità. In genere gli aderenti a queste religioni credono che gli extraterrestri siano evoluti, benevoli ed interessati al benessere della specie umana e ritengono che la cultura, la tecnologia e la spiritualità degli extraterrestri permetteranno all'umanità di superare i problemi ecologicisociali e spirituali che la affliggono. Essi pensano anche che problemi come la povertà, l'odio, la guerra e il fanatismo potranno essere risolti con l'aiuto degli extraterrestri.
Questi sistemi di credenze sono stati descritti nelle loro prospettiva come millenaristi[1]. In genere queste religioni hanno un carattere settario. Le radici delle religioni ufologiche sono costituite dalla fantascienza, dall'ufologia e da alcuni aspetti della sottocultura ufologica come le storie sui rapimenti alieni. Alcune di queste religioni condividono credenze del cristianesimo dandone una nuova interpretazione (come l'idea che gli angeli e Gesù Cristo sono di origine extraterrestre), altre si rifanno a concetti e tecniche di certe religioni orientali come il buddismo o di correnti esoteriche come la teosofia.
Le religioni ufologiche si sono sviluppate soprattutto in alcune nazioni come USACanadaRegno UnitoFrancia e Giappone, dove la società è tecnologicamente avanzata,ma anche in Italia si sta diffondendo questo tipo di religione. Alcune di queste religioni sono nate negli anni cinquanta ad opera di sedicenti contattati dagli extraterrestri, altre sono nate negli anni settanta.
Tra le più note religioni urologiche vi è il Movimento raeliano.

Il raelismo


Donna raëliana al "Seoul Korea Love Hug Festival"

Donna su un letto, adornata con simboli raëliani.
I raeliani credono che la vita sulla Terra abbia avuto origine per mezzo di una panspermia diretta ad opera di una civiltà extraterrestre. Secondo la storia del raelismo, una spiegazione sulle origini ed il futuro dell'umanità fu trasmessa a Rael da un extraterrestre di 25.000 anni di nome Yahweh, che venne sulla Terra all'interno di un tipico vascello spaziale ed atterrò in un vulcano della regione dell'Alvernia, in Francia, chiamato Puy de Lassolas. Questi messaggi furono poi pubblicati da Rael nel libro Il Messaggio degli Extraterrestri (ora nella nuova versione dal titolo “Intelligent Design: Message from the Designers” 2006 ISBN 2-940252-20-3).
I raeliani credono che il nome Elohim, presente nelle antiche versioni della Bibbia ebraica, si riferisca a “coloro che vennero dal cielo”, o più precisamente a degli extraterrestri umanoidi. Il raelismo sposa la credenza che attraverso la padronanza dell'astronomia solare, dei processi di terraforming, della nanotecnologia e dell'ingegneria genetica, gli elohim furono in grado di realizzare sul nostro pianeta un nuovo sistema ecologico, con degli organismi adattati alla composizione chimica e termale della Terra.
Nel messaggio che sarebbe stato trasmesso a Rael, si legge che gli elohim contattarono circa 40 persone perché agissero come loro messaggeri sulla Terra, inclusi MosèEliaEzechieleMahaviraBuddhaGiovanni BattistaGesùMaomettoJoseph Smith e Bahá'u'lláh. I raeliani credono che le seguenti religioni abbiano avuto origine dagli Elohim: Induismo – Ebraismo - Giainismo - Buddhismo - Taoismo - Cristianesimo - Islam - Mormonismo – Fede Bahá'í.
I raeliani credono inoltre che gli elohim torneranno ufficialmente sulla Terra quando la maggior parte della sua popolazione sarà pacifica e desiderosa d'incontrarli. Essi credono che questo sia predetto in tutti i testi religiosi – l'annunciata Era dell'apocalisse o rivelazione (la verità svelata). Essi dicono che incontreremo questi esseri umani provenienti dal cielo in un'ambasciata che hanno chiesto a Rael di costruire loro, nella quale condivideranno le loro avanzate conoscenze scientifiche con noi, la loro creazione. Per questo motivo, uno dei loro obiettivi dichiarati è quello d'informare più persone possibili circa l'esistenza di questa civiltà extraterrestre.

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Scopi e dettami del movimento


Alcuni raëliani chiedono di fermare la proibizione del culto di Raël in Corea
A dicembre 2002 fece il giro del mondo la notizia data a Hollywood che in un laboratorio di una società collegata al gruppo (la Clonaid) sarebbe andato a buon fine un esperimento di clonazione, con la nascita di una bambina a cui era stato dato il nome di Eve; successivamente venne annunciata la nascita di un'altra bambina clonata, voluta da due donne olandesi. L'identità dei codici genetici delle bambine con quelli delle madri non è mai stata dimostrata, e questi proclami vengono considerati infondati.I raeliani promuovono idee sociali come la autodeterminazione sessuale, e uno spirito di responsabilità e condivisione che a loro dire, condurrà verso una nuova era di pace e benessere; affermano la necessità del progresso scientifico e della geniocrazia, una forma di governo proposta per la prima volta da Rael nel 1977 che vede nelle capacità di problem-solving, creatività e intelligenza i criteri per l'attribuzione dei diritti elettorali attivi e passivi ai cittadini. Le soglie proposte sono: un QI del 50% al di sopra della media per un potenziale candidato e un QI del 10% al di sopra della media per un elettore.[3]. Rael non specifica che tipo di test andrebbero effettuati per stabilire i QI.
La filosofia raeliana è basata su valori umanistici, tra cui la libertà e i diritti umani: il movimento ha elaborato una propria versione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il movimento è uno tra i più attivi sostenitori delle tecniche eugenetiche per quanto riguarda la riproduzione umana, e ritiene gli organismi geneticamente modificati uno strumento fondamentale per la lotta alla fame. I raeliani sostengono l'abolizione della pena di morte in tutto il mondo.[4]

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Critiche

Rael ha fin dal principio affermato che gli elohim (singolare eloha) usano per comunicare tra di loro una lingua affine all'ebraico biblico, dunque appartenente al ceppo cananeo delle lingue semitiche. Ora, il vocalismo delle lingue di questo tipo ha subito a partire dall'epoca dell'Esodo un processo di trasformazione delle vocali chiamato rotazione vocalica cananea, che ha trasformato ad esempio la /ā/ lunga in /ō/. Così, ad esempio, all'arabo salām 'pace', corrisponde l'ebraico shālōm. Possibile che questo sia avvenuto indipendentemente sulla Terra e sul pianeta di origine degli elohim? I critici inoltre fanno notare come l'ebraico sia ricchissimo di prestiti da altre lingue non semitiche, come shīr 'canto', che è prestato dal sumerico (una lingua isolata, di cui nessuno ha saputo finora rilevare parentele attendibili).
Alcuni ritengono che la spiegazione dei raeliani a queste contraddizioni stia nel fatto che la matrice di tutte le lingue semitiche è l'accadico che ha sostituito il sumerico, lingua con cui non ha tuttavia alcuna parentela sul piano linguistico e che era scritta in caratteri cuneiformi; sarebbe anch'essa di origine divina stando alla mitologia sumerica e, nell'ottica raeliana, anch'essa di origine aliena; quindi non esisterebbe nessun prestito dal sumerico all'idioma extraterrestre (vedi Vimanika Shastra e gli scritti di Zecharia Sitchin). Il Movimento raeliano afferma a tal proposito di non aver mai reso simili spiegazioni, che non trovano riscontro alcuno all'interno dei loro testi ufficiali.
Secondo alcune fonti non meglio precisate, l'affermazione cardine dei raeliani sarebbe che il genere umano (e solo esso) sia stato artificialmente creato 25 mila anni fa da esseri provenienti da un altro mondo; in linea puramente teorica, una tecnologia sufficientemente sviluppata potrebbe essere in grado di compiere una tale attività di ingegneria genetica, ma questa affermazione si scontra ed è smentita dal fatto che l'essere umano è geneticamente imparentato con tutti gli altri esseri viventi terrestri, e che prove fossili stabiliscono che la linea evolutiva da cui discende l'Homo Sapiens Sapiens è misurabile non in migliaia, ma in milioni di anni.
Il Movimento raeliano ha replicato dichiarando di aver sempre sostenuto che la civiltà extraterrestre responsabile della creazione umana ha in realtà creato ogni forma di vita esistente sulla Terracome confermano i loro testi ufficiali[. La datazione fossile che farebbe risalire le forme di vita più antiche a milioni di anni fa, è per loro da attribuire alla fallibilità degli attuali sistemi di datazione che si basano sul decadimento degli isotopi radioattivi e, al contempo, alla possibile effettiva datazione di reperti fossili antecedenti alla creazione realizzata da questi extraterrestri, e frutto di creazioni precedenti realizzate da altre civiltà.
Va infine fatto notare che il concetto di Q.I. dei raeliani è in antitesi con le moderne teorie psicologiche riguardo allo sviluppo dell'intelligenza, specialmente per ciò che concerne il concetto di intelligenza multipla.

Teorie simili

Diversi altri autori hanno teorizzato la presenza aliena nei testi sacri. Tra questi Erich von DänikenZecharia SitchinMario Pincherle, Padre Barry Downing, Padre Salvador Freixedo, Padre Enrique Lopez GuerreroMauro Biglino, Corrado Malanga e Biagio Russo. In particolare il primo, uno dei principali sostenitori della Teoria degli antichi astronauti, traduce principalmente dal greco e dal latino ma non dall'ebraico, mentre il secondo attinge a fonti sumere.

Note

  1. ^ E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, Mondadori, 1992 pag. 310
  2. ^ Raelismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
  3. ^ Raël, GeniocraziaNova Distribution, 2008.
  4. ^ Rael, Il messaggio degli extraterrestri

Voci correlate